Cronaca di Redazione , 23/05/2019 7:30

Ascom: "Maggiore chiarezza su viabilità"

Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom di Padova

Secondo l'Ascom le scelte calate dall'alto non vanno da nessuna parte. “Lo abbiamo detto chiaro e tondo al nostro convegno del 5 maggio scorso al Palazzo della Ragione – spiega Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – e lo stiamo ripetendo in questi giorni in tutti i comuni dove abbiamo promosso dibattiti con i candidati sindaco: programmazione e condivisione sono la base per far progredire le nostre comunità. Purtroppo Padova sembra andare nel senso esattamente opposto: ogni giorno una nuova, senza che nessuno di quelli che hanno voce in capitolo sia messo nella condizione di offrire il proprio contributo. Risultato: una gran confusione frutto di scelte che invece meriterebbero di essere valutate prima di essere trasformate in azione vere e proprie”.

Bertin non ha che l’imbarazzo della scelta. “Nel breve volgere di qualche settimana – chiarisce – ci siamo visti “piazzare” il progetto del tram in via Vicenza e corso Milano senza che nessuno ne avesse contezza. Poi sono arrivate le piste ciclabili senza che si facesse una valutazione sulla viabilità di quell’area presa nel suo complesso. Risultato: un disastro! Nel frattempo, complice l’apertura provvisoria della ex Prandina (dopo un tira e molla durato mesi e destinato a durare fino alle calende greche con l’avvento di Agenda 21), si è cominciato a parlare di chiusura alle auto di piazza Insurrezione che andrebbe ad aggiungersi a piazzale Boschetti. Adesso arriva il garage Europa”.

Bertin non nasconde la propria preoccupazione. “Più che l’impressione – puntualizza il presidente – temo che si sia di fronte ad un deliberato tentativo di mettere le auto “fuorilegge”. Un progetto che non ci trova minimamente favorevoli e che, a mio giudizio, cozza violentemente con l’azione tesa a fare di Padova una capitale turistica. Mi dite chi viene a vedere l’Urbs Picta se deve parcheggiare a Selvazzano o a Roncaglia?”

Il presidente ne è convinto: c’è il deliberato tentativo di ridurre all’osso i parcheggi con grave danno per le attività economiche e l’attività turistica. “Lo scorso 5 maggio – osserva il presidente dell’Ascom – abbiamo evidenziato, dati certificati da InfoCamere, che Padova è città commerciale e turistica. E come pensiamo di continuare ad essere l’una e l’altra se proseguiamo sulla strada della mancata concertazione con chi in città è il protagonista del commercio e del turismo?”

Anche perché, incalza Bertin, non sarebbe difficile trovare le convergenze se solo lo si volesse. “Colgo in pieno – precisa – la preoccupazione del collega titolare dell’hotel Europa alla prese con la drastica riduzione del parcheggio omonimo che da 280 scenderebbe a 120 posti. Ebbene: perché non creare contro corrispettivo un’area parking sul lato delle Poste centrali ad uso dell’hotel? In Alto Adige lo fanno e non mi sembra che in fatto di turismo siano degli sprovveduti. Lo stesso dicasi per corso Milano: perché mai due piste ciclabili e perché mai in quella sede la linea del tram?”

Le conclusioni, a questo punto, sono dettate: “A noi l’atteggiamento di Palazzo Moroni sembra un tantino disarmonico. Qualcuno rema in un senso, altri in un altro. Devono fare sintesi e devono imparare a confrontarsi con chi la città la fa vivere con il proprio lavoro. La città smart va bene anche a noi, così come siamo favorevoli ad un’economia circolare e attenta all’ambiente. Ma tutto questo deve rientrare in un progetto valutato e condiviso, non oggetto di annunci e di “blitz” che finiscono per essere divisivi”.