Attualità di Redazione , 23/05/2019 16:36

A 12 anni la prima volta al gioco

Ludopatia

La malattia del gioco contagia sempre più giovani, in campo nella giornata contro la ludopatia.

La prima canna a 11, la prima volta al gioco a 12 anni. E’ allarme, tra i giovanissimi. Gli adolescenti ludopatici sono in aumento, in Italia, in Veneto, a Padova, dove si contano quasi 200 bar con slot, una ogni mille abitanti. A qualunque ora, in qualunque zona di Padova, è possibile giocare d’azzardo.

All’Arcella soprattutto, sono 20 i ludopatici in cura al Poliambulatorio di via Aspetti, si tratta di pazienti anziani e neo-pensionati.

“Sono stati loro a chiederci aiuto”, dice Luca Rubaltelli, del Poliambulatorio Arcella-

Tra le categorie più vulnerabili ci sono anche i giovani. Per questo motivo il Comune appoggia la giornata contro la ludopatia che il 25 maggio farà tappa in piazza Eremitani con il Punta in alto day. I ragazzi del Valle hanno realizzato uno spot e un docufilm. Gli adolescenti che giocano rischiano di compromettere lo sviluppo del loro cervello, la parte cognitiva (capacità decisionale) fino ai 21 anni è in pieno divenire. “Come una Ferrari a tutta velocità senza controllo”, spiega Serena Vanini, psicologa.

“La dipendenza dal gioco è spesso associata ad alcolismo e sostanze”, aggiunge l’esperta. Con 32500 malati di gioco, Veneto è la regione più critica del Nord, la quinta regione per introiti provenienti dal gioco d’azzardo.

I ragazzi investono le paghette, i prestiti, le vincite. Giocano soprattutto online, scommettendo sui risultati sportivi, ma comprano anche gratta e vinci. Il percorso di cura è lungo, prevede ricadute. La ludopatia finisce spesso in depressione e fa ammalare l’intera famiglia, a rotoli per problemi economici. “Ci sono figli e genitori che per la disperazione si tolgono la vita”, spiega la psicologa.