Attualità di Redazione , 27/10/2020 18:24

Proteste, "Non si deve cavalcare il dramma"

Il ministro Federico D’Incà

"Questo è il momento delle scelte, certamente difficili e certamente dolorose, ma sono i giorni più complessi, i più gravi per tutti. Alla nuova ondata di Covid19 che scuote il Paese, si aggiunge la paura di tutte le categorie produttive alle quali stiamo chiedendo enormi sacrifici per piegare la curva dei contagi. Lo sappiamo, siamo consapevoli della durezza del momento e del prezzo che stiamo chiedendo. Nessuno di noi vuole ammalarsi, nessuno vuole che si ammalino i nostri parenti, gli amici e le persone che conosciamo o vedere qualcuno a noi caro finire in terapia intensiva. Ma proprio per questo non bisogna perdere la lucidità e rimanere coesi, perché se ha un senso la parola “comunità” questo è il momento di dimostrarlo. Il momento in cui tutti devono fare la loro parte. A partire da chi sta al Governo del Paese e si trova a fare scelte tanto complesse che colpiscono anche le libertà personali.

Stiamo lavorando per dare i ristori a tutti i lavoratori e gli imprenditori colpiti e a chiunque stia sacrificando la sua attività per piegare la curva dei contagi.

Questo è il momento delle scelte ma la violenza non è una scelta e contribuisce solo a disperdere forze che, in questo momento, dovremmo dedicare a salvare vite e a portare in salvo il nostro Paese. La protesta legittima non diventi il pretesto per tattiche e strategie con altri fini. Nessuno cavalchi il dramma di imprenditori e lavoratori per fini propagandistici, sarebbe un comportamento sciagurato. Dalla crisi possiamo uscire solo tutti insieme". Così il Ministro Federico D'Incà sulle proteste in corso in tutta Italia contro le restrizioni imposte dal nuovo Dpcm.