Attualità di Redazione , 20/11/2020 17:08

Veicoli Euro4, Regione scrive al Ministero

Auto in fila

Dopo aver già sollevato il caso in agosto, in occasione dell’ultima riunione del Comitato d'Indirizzo e Sorveglianza a cui partecipano comuni capoluogo e province, e successivamente averlo ribadito anche al tavolo del Bacino Padano in settembre, l’Assessore veneto all’Ambiente Gianpaolo Bottacin ha scritto oggi una nota al Ministro Costa, sollecitando la necessità, già fatta presente, di rinviare il divieto di circolazione dei veicoli dotati di motore diesel con omologazione Euro 4, che diversamente scatterebbe dal 1 gennaio 2021.



“Come noto, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo del Bacino Padano, da parte delle Regioni di tale area e il Ministero dell’Ambiente nel 2017 - spiega l’Assessore -, la Regione del Veneto ha posto in essere molteplici azioni per il miglioramento della qualità dell’aria anche di concerto con gli enti partecipanti al tavolo, nato dall’accordo, tra cui l’applicazione di diverse misure temporanee tendenti alla limitazione delle emissioni. A causa, però, delle contingenti difficoltà conseguenti alla diffusione del coronavirus e alle azioni che hanno portato all’adozione di misure particolarmente restrittive nei movimenti della popolazione, si rende ora necessario derogare ad alcune di tali limitazioni sull’utilizzo degli autoveicoli”.



“Vista la limitata capacità massima di trasporto dei mezzi pubblici - sottolinea Bottacin -, imposta con l’obiettivo di garantire il rispetto delle misure sanitarie e di distanziamento sociale, oltre alla necessità di evitare assembramenti nei luoghi di attesa, al fine di limitare il rischio che la situazione sanitaria possa ulteriormente aggravarsi, si ritiene pertanto indispensabile acquisire un’intesa sulla deroga, da parte del Governo, alle misure minime definite all’interno dell’Accordo del Bacino Padano. È opportuno intervenire, in particolare, con la sospensione dell’applicazione delle limitazioni alla circolazione dei veicoli Euro 4, così da evitare il più possibile i rischi derivanti da forme di assembramento senza limitare l’esigenza di garantire i necessari spostamenti”.