Attualità di Redazione , 28/11/2020 14:50

"Scorretto negare focolai scolastici"

i dati tra i bambini

"Siamo tutti per la scuola in presenza, ma negare che i focolai scolastici non esistono non è corretto". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, sottolineando che la positività non è da ascrivere "ai trasporti". "I trasporti, al momento, non sono un problema e i focolai ce li abbiamo. Sono 9.431 i bambini in Veneto risultati positivi al Covid. Il vero tema è per classi di età e la più 'importante è quella scolastica, dai 7 ai 14 anni con 6.724 ragazzi positivi. Ricordo che le scuole superiori sono chiuse". "Sono tutti focolai primari - ha aggiunto Zaia -, sono virus che entrano in classe da un veicolo , da un portatore. In alcune classi ci sono già i casi secondari, cioè ragazzi che si sono infettati in classe e così l'aula rischia di diventare lo snodo intermodale che fa entrare il virus e poi lo dirotta nelle famiglie e alle comunità. Non è una posizione contro la scuola - ha rilevato -, ma è fondamentale conoscere i dati evitare che si dica che se lo sapevamo avremmo fatto qualcos'altro. E per questo ribadisco - ha puntualizzato Zaia - che il 9 dicembre è sbagliato aprire, fermo restando che nessuno ci ha proposto questo in quella data. C'è comunque da dire che varrebbe la pena di fissare una data, ad esempio l'8 gennaio, per essere sicuri di riuscire a gestire i focolai".