Cronaca di Redazione , 29/11/2020 19:30

Polizia: morto per un malore il Dott. Puglisi

Massimo Puglisi

La notte scorsa è mancato, per un improvviso malore, il Primo Dirigente Medico della Polizia di Stato Massimo Puglisi.

Il Dottor Puglisi era nato a Caltagirone il 27 marzo del 1959 ed aveva iniziato il servizio attivo nella Polizia di Stato nel 1994, assegnato al Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Padova. Dal 2001 al 2019, anno in cui è stato posto in quiescenza, è stato Dirigente dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato.

Per ricordarne le caratteristiche umane e professionali, la polizia ha ricordato la motivazione con cui la Federazione Italiana dei Maestri del Lavoro, nel 2017, gli ha conferito il premio annuale riservato agli appartenenti alla Forze di Polizia ed alle Forze Armate.

“Il Medico Capo della Polizia di Stato Dr Massimo Puglisi presta servizio presso la Questura di Padova quale Dirigente dell’Ufficio Sanitario Provinciale. Laureatosi cum laude in Medicina presso l’Università “la Sapienza” di Roma, si è poi specializzato, sempre con lode, in Medicina Legale e delle Assicurazioni. Ha frequentato il corso per Funzionari Medici della Polizia di Stato presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma e si è perfezionato in medicina delle assicurazioni, medicina penitenziaria, informatica medica e “morte improvvisa”.

Ha svolto incarichi di insegnamento presso la Scuola della C.R.I. per Infermieri Professionali di Roma e nell’ambito del Corso di Perfezionamento in Criminalistica dell’Università degli Sudi di Padova. Il Dr. Puglisi, prima di ricoprire l’attuale incarico ha prestato servizio, sempre a Padova dal 1994 al 2001, nell’ambito del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, quale esperto in medicina legale. Nel corso di tale periodo ha preso parte a delicate investigazioni specializzandosi, in particolare, nella identificazione di cadaveri in cattivo stato di conservazione. Le tecniche di esaltazione di frammenti di impronta digitale, sviluppate dal Dr Puglisi, sono da considerarsi all’avanguardia in ambito nazionale ed internazionale.

Di rilievo sono i contributi alle attività di indagine scientifica in importanti casi giudiziari quali quello del “mostro di Merano” (1996), del serial killer di Padova Michele Profeta (2001) e della “mala del Brenta” in relazione al rinvenimento di corpi originato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Felice Maniero.

Quale membro del D.V.I. (Disaster Victim Identification) è stato uno dei responsabili del team italiano inviato dal Ministero dell’Interno nel Sud Est Asiatico in occasione della tragedia dello tsunami del dicembre 2004. Ha ricoperto analogo incarico per il riconoscimento delle vittime dell’attentato di Sharm El Sheikh del luglio 2005. Anche sul suolo italiano ha fatto parte delle equipes d’emergenza costituite per eventi catastrofici come l’incidente della funivia del Cermis (1998).

Nell’ambito dell’attuale incarico il Dr. Puglisi oltre a curare gli aspetti di prevenzione, cura ed idoneità al servizio del personale della Polizia di Stato, partecipa personalmente ai servizi di sicurezza stradale per il contrasto delle “stragi del sabato sera” utilizzando avanzate tecniche e strumentazioni per l’evidenziazione dell’uso di sostanze stupefacenti. Per la sua attività professionale ed accademica ha ricevuto numerose attestazioni di compiacimento dall’Autorità Giudiziaria ed in ambito universitario. Di straordinarie doti professionali ed umane, il Dr. Puglisi è apprezzato e stimato dalla comunità scientifica e dagli appartenenti alla Polizia di Stato".