Cronaca di Redazione , 03/12/2020 7:29

Approvato nuovo decreto ecco tutte le novità

Conte in consiglio dei ministri (foto Ansa)

Natale e Capodanno "blindati" dentro i confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. Il decreto legge Covid, approvato nella notte da consiglio dei ministri, conferma la stretta del governo sulle festività, per fare scudo a una possibile terza ondata. Il Premier Giuseppe Conte lo firmerà entro sera.

COSA PREVEDE IL DECRETO NEL DETTAGLIO

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato nella notte un decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.

Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni. Inoltre, si stabilisce che:

- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

- il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);

- sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;

- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.

PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già dichiarato nel territorio del comune di Alessandria interessato dagli eventi meteorologici che si sono verificati dal 19 al 22 ottobre 2019 e nei territori colpiti delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel mese di novembre 2019.

ATTESA LA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER CONTE

E' attesa per oggi la consueta conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte per illustrare ai cittadini il nuovo Dpcm in vigore da domani, 4 dicembre.

Oltre alle norme sopra riportate rimane confermato il coprifuoco con il divieto di circolazione dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale, Santo Stefano e a Capodanno. Per questo motivo le messe della vigilia dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa prima dello scoccare del coprifuoco. Dovrebbe essere confermata anche la quarantena per chi rientra dall'estero dal 20 dicembre in poi. La misura è pensata soprattutto per chi intenda andare a sciare in Svizzera - che ha tenuto le piste aperte - o in Paesi dell'Unione europea, come Slovenia e Austria. Per quanto ri guarda i ristoranti si potrà pranzare il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l'Epifania. La sera invece resteranno chiusi visto il coprifuoco in vigore.

Per quanto riguarda la montagna gli impianti di risalita delle piste da sci restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera. I negozi dovrebbero restare aperti nei giorni delle festività per lo shopping fino alle 21, per permettere di 'spalmare' la clientela lungo un arco di tempo più ampio possibile e ridurre il rischio di assembramenti. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie.