Cronaca di Redazione , 15/01/2021 12:53

"Calo dati è come ago bilancia durante dieta"

Cronaca

"La direzione dei dati in calo è confermata a 15 giorni, ma è come chi vede l'ago della bilancia calare durante una dieta. Dobbiamo essere prudenti perché la strada è ancora lunga. Abbiamo 3 mila persone con sintomi curate a casa, non solo 3 mila ricoveri in ospedale".

Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando la situazione dei ricoveri da Covid-19 in regione, che segnano 2.809 nei reparti non critici (-60) e 349 (-2) nelle terapie intensive. "Siamo circondati - ha aggiunto - da regioni che stanno crescendo. Abbiamo pagato un duro scotto quando gli altri non avevano questa onda d'urto. Ci sono state regioni con restrizioni più dure, però oggi vediamo che nonostante questo c'è una ripresa di contagi e ospedalizzazioni. Non facciamo comunque salti di gioia", ha spiegato.

Il Governatore del Veneto ha continuato: "Non pensiamo solo ai vaccini ma anche ai farmaci con gli anticorpi monoclonali. Abbiamo pronti in caso di necessità un centinaio di posti letto attivabili. La zona più in difficoltà in Veneto è quella del Veronese. Nonostante i numeri terribili la nostra sanità veneta ha lavorato molto bene. Sono preoccupato dal fatto che i cittadini pensano che sia finita: abbiamo ancora un bel pezzo di deserto da fare prima di bere ancora".

ZONA ARANCIONE

"Credo proprio che resteremo in zona arancione" ha detto ai giornalisti il presidente del Vento Luca Zaia. "A noi - ha aggiunto - è stata assegnata la zona arancione anche se abbiamo un Rt inferiore a 1, per il tasso di ospedalizzazione, che è comunque il sesto a livello nazionale. Mediamente, secondo il protocollo dura due-tre settimane, cercheremo capire oggi - ha concluso - dall'ordinanza del ministro cosa ne esce".

MORTALITA'

"L'alta mortalità la condividiamo con altre regioni, penso alla Lombardia, la Liguria, il Piemonte, l'Emilia Romagna, ma il target della mortalità non è un elemento di valutazione della qualità della sanità" ha sottolineato Zaia. "I nostri medici - ha proseguito - hanno preso in carico tutti i pazienti, con enormi difficoltà. A differenza di marzo non abbiamo chiuso tutte le altre prestazioni, abbiamo 450 pazienti in terapia intensiva non Covid e altri pazienti non Covid nei reparti oerdinari. Abbiamo tenuto in piedi il sistema sanitario", ha concluso.