Cronaca di Redazione , 15/01/2021 15:07

Le Sablon: "Multe? Se arrivano, paghiamo noi"

Cronaca

"Spero che i clienti non prendano la multa: sono venuti perché credono in quello che stiamo facendo. Però è giusto, che in caso, sia io a sobbarcarmi questa cosa. Non che abbia la possibilità di pagare. Ma ho voluto fare io questo passo e quindi mi prendo la responsabilità di tutto". Così Luca Scandaletti, titolare de Le Sablon, uno dei (pochissimi) esercizi che hanno aderito in città alla protesta #ioapro. E' l'idea di pagare le sanzioni in arrivo dopo che le forze dell'ordine hanno raccolto i nominativi del titolare dell'esercizio dell'Arcella, e di chi si era seduto per pranzare.



A PRANZO PER PROTESTA

Scandaletti aveva riservato per la giornata di oggi, 15 gennaio, una ventina di posti nel suo locale per denunciare la difficoltà in cui versa un comparto - quello della ristorazione - allo stremo tra disposizioni contradditorie, limiti, paure. Un pranzo servito al tavolo, e solo dalle 12 alle 15. Sono stati occupati più di una dozzina, di posti, alla fine. Clienti e amici che hanno pranzato seguendo tutte le disposizioni di sicurezza: misurazione della temperatura all'ingresso, distanziamento, mascherina e gel. "Il messaggio è molto semplice: restando calmi possiamo ottenere, spero, di più, soprattutto se ci sarà un dialogo - ha spiegato Scandaletti - Bisogna agire e portare a casa dei risultati. Ho preso la decisione di tenere aperto, solo per oggi, perché trovo che sia corretto alzare la voce...anche se sottovoce. Era il momento giusto. La questura ha fatto il suo lavoro, ma io non credo di aver fatto nulla di male. Non sto diffondendo il virus, al contrario stiamo rispettando tutte le misure di sicurezza. Dopo di che, spero che qualcosa si muova e che tutto questo non sia stato fatto per nulla".



I VERBALI

Polizia e Carabinieri sono arrivati poco dopo le 12, attirati anche dalla mediaticità dell'evento, annunciato nei giorni scorsi dallo stesso titolare. Il più clamoroso in città visto che altri ristoratori che avevano annunciato l'adesione alla protesta hanno scelto di partecipare attraverso gesti simbolici. Le forze dell'ordine - due pattuglie della Polizia, una dei Carabinieri - hanno osservato l'evolversi della situazione a bordo strada. Sono intervenuti dopo le 12.30 entrando dentro il locale: in poco più di quindici minuti sono stati raccolti i dati degli avventori ed è stato notificato il verbale. Eventualità, che lo stesso Scandaletti si aspettava. "Ho spiegato le mie ragioni, le forze dell'ordine le hanno comprese e si sono comportati in maniera egregia - ha detto il titolare de Le Sablon - Sono cosciente che stiamo lavorando in armonia: ognuno fa il suo lavoro".